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Commitment to innovation.

Alessandro Andolfi

Vice Quality Control

Come descriveresti il tuo ruolo?

Attualmente il mio ruolo è quello di Vice Quality Control. Consiste nel coordinare e seguire progetti farmaceutici in ambiti specifici: in particolare seguo la gascromatografia e la cromatografia liquida abbinata alla spettrometria di massa. Nell’ultimo periodo ho avuto modo di lavorare sulla determinazione delle Nitrosammine, venuta alla ribalta con il caso “Ranitidina” qualche tempo fa. Da allora abbiamo formato un nuovo team, giovane e con voglia di fare, e abbiamo acquisito strumentazione hi-tech come gli Orbitrap e gli spettrometri di massa a triplo quadrupolo.

La grande sfida che affronto ogni giorno è quella di riuscire a trovare la giusta priorità per le diverse attività. Tu sei uno, i Clienti sono tanti, ma ognuno ha bisogno di te il prima possibile e con la massima precisione. Fortunatamente i miei tre bracci destri, i Responsabili di Area, mi aiutano e assistono quotidianamente. La fortuna di avere un team fantastico è anche questa.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Tutti i giorni c’è un qualcosa di nuovo da affrontare o da scoprire. Nonostante le attività siano più o meno simili, le problematiche possono variare molto spesso. Tuttavia non bisogna disperarsi: ciò che è un problema oggi, lo risolveremo, e non sarà un problema domani!

Ho la fortuna di vivere questo lavoro con moltissima passione e penso che sia fondamentale averla sempre. È ciò che ti permette di divertirti nel fare ciò che fai.

Chi ha influenzato maggiormente la tua carriera e come ti vedi nel futuro?

Credo mio padre. Non è un chimico, ma mi ha trasmesso la dedizione e l’importanza del lavoro. Mi ha dato la fame, la voglia di crescere. Il futuro potrà anche riservarmi dei cambiamenti, non mi spaventano. Mi intriga l’idea di fare dei passi in avanti, anche in settori differenti da quello specifico in cui sono ora. Ecco, magari con due bellissime bambine piccole l’idea di andare all’estero la vedo più difficile… mai dire mai, ma la famiglia prima di tutto!

Qual è la più grande lezione che hai imparato come Manager?

La più grande cosa che ho imparato a livello di gestione di persone e risorse è che l’aspetto umano è importantissimo e complicatissimo. Mentre sulla parte tecnica e pratica, qui in LabAnalysis, siamo a un livello eccellente, le sfaccettature umane sono quelle che più risultano difficili da gestire. Immagino sia normale, dopotutto non sono cose che ti insegnano nel percorso di studi. Saper gestire un’analisi chimica non è come saper gestire un gruppo di persone.

Durante il corso di Management che l’azienda ci ha permesso di frequentare abbiamo imparato tante cose, e ora il mio intero team (quindici persone, ndr) lavora meglio. Ci sono aspetti a cui non avevo mai pensato, su cui non mi ero mai soffermato. La difficoltà, più che altro, è quella di riuscire ad applicare tutto questo nella vita di ogni giorno. Quella è la vera sfida!

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