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Commitment to innovation.

Andrea Marchioni

Coordinatore Area Preparativa

Che cosa ti piace di più del tuo lavoro?

È un lavoro che mi ha preso da subito, forse anche perché ho iniziato da neolaureato con tanta voglia di lavorare. Ho avuto la fortuna di trovare persone pazienti disposte a insegnarmi. È poi un lavoro dinamico: non sono sempre davanti a un monitor, ma mi sposto e vado in laboratorio – che è anche uno dei motivi per cui ho studiato chimica!

Mi piace perché è vario. In ambito ambientale ho a che fare con l’analisi delle acque, dei terreni, dei rifiuti… È stato amore a prima vista!

Mi sento parte integrante dell’azienda e posso dire di aver dato il mio contributo alla sua crescita di questi anni. Qui a Casanova Lonati nel 2011, quando sono arrivato, eravamo solamente centocinquanta. Oggi siamo più di cinquecento.

L’aumento del personale ha anche determinato un aumento delle relazioni coi colleghi, dei rapporti lavorativi. Avere a che fare con tante persone non è sempre facile, ma ogni discussione mi permette di crescere e rende ogni giornata meno noiosa!

Cosa volevi fare da piccolo?

Volevo fare il pescatore! È una passione che porto avanti ancora oggi con mio figlio e che mi ha trasmesso mio padre. Mi rilassa pescare nei fiumi e nei laghi, mentre il mare non l’ho mai provato.

Quando si è piccoli si pensa al lavoro come a un divertimento e a un gioco. Crescendo poi mi sono reso conto che non sarebbe potuto essere così: i pescatori d’acqua dolce non sono così in voga! (ride, ndr)

La più grande lezione che hai imparato come coordinatore?

Okay questa è difficile.

Direi che la lezione che ho imparato è che non è possibile mettere sempre d’accordo tutti. Non bisogna crocifiggersi se certe volte il personale è insoddisfatto. Bisogna impegnarsi per far rendere al meglio ognuno di loro, ma bisogna riuscire a gestire e accettare dei compromessi. Bisogna parlare, discutere e risolvere assieme.

Oltre al mio team, che conta più di 10 persone, devo interfacciarmi con tutte le aree ambientali. Diciamo che ho di che divertirmi!

La soddisfazione più grande che hai avuto lavorando col tuo team?

Senza dubbio il rispetto e il riconoscimento del mio lavoro. Essere stimato dai tuoi colleghi e dal tuo intero team è qualcosa di bellissimo e mi sprona a dare ancora di più. Chiaramente non bisogna sedersi sugli allori, perché così come è difficile ottenerlo – il rispetto – è anche difficile mantenerlo.

Di cosa ti occupi nel tuo lavoro?

L’approvazione del dato deve combaciare con tutte le analisi che vengono condotte all’interno del laboratorio. Dalle analisi organiche a quelle inorganiche, sono tutte effettuate attraverso strumenti diversi, ma i cui risultati devono essere coerenti e incastrarsi come un puzzle. Bisogna dunque valutare ogni anomalia del caso e fornire la miglior qualità del servizio che stiamo offrendo.

La mia giornata tipo è parecchio complicata. Parte dalla valutazione dei campioni che arrivano, alla organizzazione delle daily tasks del team, alla gestione delle problematiche di refertazione.

E poi devo dire che da quando ci siamo allargati a Brindisi, Chieti, Nove – ed altri – il confronto con gli altri è fondamentale. Imparare dal dialogo è un’opportunità di crescita immensa e rappresenta per me uno stimolo in più.

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