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Commitment to innovation.

Francesca Noé

Direttore di studio Ecotossicologico

Quando eri piccola, cosa volevi fare da grande?

Oh mamma, ne ho cambiate tante! (ride, ndr) Allora, da piccola-piccola, uno dei primi lavori che mi sarebbe piaciuto fare era la veterinaria; poi, quando sono cresciuta un po’ di più, ricordo di essere stata attratta dalla medicina, in particolare dall’ambito pediatrico. Se parliamo invece degli anni dell’adolescenza, la mia aspirazione era quella di diventare un ingegnere aerospaziale: ero molto affascinata ed incuriosita dai pianeti e dallo spazio. Poi però, durante gli anni del liceo, grazie ad un mio professore di biologia, mi sono molto appassionata alla materia ed ho capito che poteva davvero diventare parte del mio futuro, quindi poi ho avviato la mia carriera sulla base di questa passione.

Raccontami un po' del tuo percorso di studi e di come sei arrivata in Lab?

Ho fatto il liceo scientifico, poi mi sono iscritta a Biologia all’Università Statale di Milano, dove ho scelto la magistrale in Biodiversità ed Evoluzione Biologica. Ho svolto entrambe le tesi di laurea, triennale e quinquennale, in ambito ecotossicologico e, a distanza di due mesi dalla laurea, ho avuto la fortuna di iniziare a lavorare in ChemService (ora LabAnalysis Life Science).

Nel 2007 sono quindi entrata in azienda come tecnico di laboratorio per gli studi acquatici e terrestri. Due anni dopo, sono diventata direttore di studio per il dipartimento di ecotossicologia, occupandomi sia di studi acquatici che di quelli terrestri. Poi nel tempo, mi sono specializzata soprattutto nella parte acquatica e ora mi occupo anche di studi sulle api e sulle piante terrestri.

Che cosa fa esattamente un direttore di studio?

Come direttore di studio, gestisco il progetto dal momento in cui riceviamo l'incarico fino alla consegna al cliente del report finale. Questo include anche tutti i passaggi di comunicazione con il cliente, è molto importante che venga periodicamente informato circa l’avanzamento e l’andamento dello studio. Gestisco tutta la documentazione,come la stesura del protocollo fino alla reportistica finale, e coordino  i tecnici con cui lavoro per pianificare tutte le fasi dello studio, supportandoli lungo tutto il percorso ed affrontando e cercando di risolvere insieme le eventuali problematiche che si presentano.

Come gestisci eventuali difficoltà con il tuo staff?

Cerco di rimanere tranquilla, poi, si parla con calma della situazione, si analizzano le problematiche insorte insieme ai tecnici e al nostro responsabile. Dal mio punto di vista, la chiave è il dialogo e la comunicazione. Il rispetto, l’educazione, la passione per il lavoro e l’avere anche un obiettivo finale comune sono tutti elementi essenziali.

Una delle lezioni più grandi che ho imparato, nella “gestione di un team”, è che ci vogliono comunicazione e armonia nel gruppo. Un dialogo costruttivo è essenziale per raggiungere un obiettivo comune.

Cosa cerchi da nuove persone?

Sicuramente cerco persone con voglia di fare, persone positive e solari che abbiamo voglia di imparare; persone intraprendenti e curiose con voglia di mettersi in gioco anche nelle nuove “sfide” lavorative. Persone sincere e capaci di dialogare, con le quali confrontarsi in maniera positiva.

Sono convinta che la base teorica sia fondamentale per iniziare un’esperienza lavorativa, poi però ovviamente è “sul campo” che si mettono in pratica gli insegnamenti e si impara ad affrontare le diverse situazioni quotidiane e a lavorare in un team. 

Come hai vissuto i cambiamenti in ChemService dal 2016 al 2018?

In realtà quando siamo diventati parte di LabAnalysis non c'ero perché ero in maternità. Sono ritornata al lavoro a Marzo 2019 ed ho avuto un impatto positivo. Ricordo di aver “respirato” da subito aria di cambiamento e molte cose, su diversi fronti, iniziavano pian piano a cambiare per adeguarsi alla nuova gestione e visione aziendale, diversa da quella a cui eravamo abituati in passato: ora siamo infatti parte di un grande gruppo!

A distanza di qualche anno, posso dire che sono davvero cambiate molte cose, tra cui una nuova gestione di alcuni flussi di lavoro, diverse riorganizzazioni, investimenti su software e strumenti; i cambiamenti sicuramente hanno richiesto un impegno più o meno importante e c’è stato tanto lavoro da fare, a volte magari un pochino faticoso. Ovviamente il percorso verso il cambiamento è lungo e siamo ancora in trasformazione ma credo che in generale abbiamo tutti dimostrato una grande versatilità, tanta volontà e tanta voglia di fare.

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