La vitalità dell’organismo test Brevundimonas diminuta (ATCC 19146) viene valutata mediante inoculazione diretta nel prodotto in esame e nel liquido simulante (detto anche surrogato) (se necessario) per un tempo di esposizione pari o superiore al tempo massimo di filtrazione del processo. Vengono inoltre studiati e validati i regimi di lavaggio delle capsule filtranti e/o membrane di test o recovery utilizzate durante lo studio di challenge batterica.
Il metodo del test (Viability) si basa sui principi descritti nel technical report n. 26 del Parenteral Drug Association (PDA).
I risultati della vitalità vengono utilizzati per determinare il metodo più adatto per l’esecuzione del test di bacterial challenge, in base alle seguenti definizioni o classificazioni del prodotto farmaceutico in esame:
Non battericida
Una diminuzione della vitalità dei microrganismi inferiore a un log nel corso della durata del test per la durata del tempo di processo definisce il prodotto come non battericida.
Moderatamente battericida
Una diminuzione della vitalità dei microrganismi inferiore a un log nell'arco di 60 minuti e di 1 log o più nell'arco del tempo di processo definisce il prodotto come moderatamente battericida e può consentire una challenge batterica, inoculando il microrganismo all'interno del prodotto per un tempo ridotto, dopo un ricircolo dello stesso nel sistema di challenge ma senza effettuare l’inoculo.
Battericida
Una diminuzione della vitalità dei microrganismi superiore a un log per un periodo minimo di 60 minuti definisce il prodotto come battericida.
Lo scopo dello studio di ritenzione batterica è quello di avere prove documentate che dimostrino che il processo di filtrazione genererà un effluente sterile e rimuoverà in modo riproducibile un livello elevato di un batterio standard inoculato nella formulazione del farmaco o nel fluido surrogato, in condizioni operative worst-case. Lo studio di challenge batterica batterica viene eseguito utilizzando un batterio standard inoculato nella formulazione del farmaco in condizioni worst-case e prende in considerazione le indicazioni riportate nel metodo standard per la qualifica dei filtri a membrana a ritenzione microbica, dell’American Society for Testing and Materials (ASTM) e dalle linee guida del technical report PDA n. 26.
I tre filtri di prova, o almeno uno dei lotti di membrane utilizzati, dovrebbero avere un valore di test di integrità fisica pre-utilizzo pari o vicino alle specifiche di prova del produttore del filtro. Quando non è possibile ottenere questo tipo di membrane, le membrane di prova devono essere selezionate da un lotto di produzione i cui valori di test di integrità pre-utilizzo siano il più bassi possibile. Una quarta linea viene assemblata con una membrana filtrante di controllo (0,45 μm) che è costituita dallo stesso mezzo filtrante delle membrane di prova. Al termine della fase di prova, l'intero effluente della prova viene raccolto attraverso le membrane filtranti di recupero e viene applicato il regime di lavaggio appropriato. All'inizio e alla fine del test viene eseguita una conta aerobica totale vitale (TVAC) dell'inoculo di sfida.