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Test d’efficacia: incontro tra LabAnalysis e l'Estetista Cinica

Temi fondamentali, oggi più che mai, sono la trasparenza e la sicurezza. Concetti imprescindibili soprattutto per chi offre prodotti e servizi che incidono direttamente sulle persone, come nell’industria cosmetica. Senza di essi non esiste la qualità.

Lo ha capito subito Cristina Fogazzi, imprenditrice meglio conosciuta online come l'Estetista Cinica, fondatrice del laboratorio cosmetico VeraLab. Molto attiva sui social in cui si trova la sua clientela, ha generato senso di appartenenza a una community (quella delle fagiane, ndr.) non solo condividendo aspetti personali, ma anche facendo informazione settoriale con spiegazioni alla portata di chiunque, divulgando informazioni utili anche ai meno esperti.

Tra le storie Instagram di settembre, ad esempio, ha menzionato l’importanza dei test d’efficacia sui prodotti cosmetici, che spesso le aziende produttrici non possono svolgere internamente. Alcuni dei prodotti VeraLab, ad esempio, sono analizzati nei laboratori di LabAnalysis. I risultati hanno una duplice funzione: avvalorare il claim del prodotto e renderlo idoneo ad essere messo sul mercato.

Estratto: Cristina Fogazzi mentre cita i Laboratori Rigano, acquisiti da LabAnalysis a inizio anno 2022

Dei tanti test d’efficacia possibili, alcuni dei più comuni sono: il test d’efficacia idratante per i prodotti per capelli, il test l’efficacia antirughe sui prodotti per il viso, e per i solari, la determinazione del SPF (Sunburn Protection Factor), ovvero il fattore di protezione solare.

In cosa consistono? Ve lo spieghiamo come farebbe l’Estetista Cinica, senza troppi tecnicismi.

La valutazione dell’efficacia idratante è un esame strumentale che si esegue spesso sui prodotti per il corpo, ma si può eseguire anche sui prodotti per capelli. Sui capelli si realizza utilizzando una bilancia analitica. Questo strumento permette di capire se le ciocche di capelli trattate rimangano idratate, anche in presenza di umidità o condizioni di temperatura sfavorevoli. Si mette a confronto con una ciocca di capelli non trattata, e alla fine si realizza un test statistico con i dati raccolti, ottenendo i risultati che confermano o smentiscono l’efficacia idratante.

Un altro esame strumentale è quello necessario per valutare l’efficacia antirughe. Si va ad analizzare, quindi, la rugosità cutanea. Il test si può fare sia dopo una sola applicazione del prodotto (a distanza di 30 minuti dall’uso), sia dopo l’applicazione ripetuta (a 30/45/60 giorni). Si fa sempre una misurazione prima dell’uso, per un confronto, ma per giungere alle conclusioni si usano diversi strumenti. Nel primo caso, si usa il profilometro, che misura esattamente la rugosità delle superfici. Nel secondo, si replica una parte di pelle con una resina in silicone prima e dopo l’uso del prodotto. Poi, si analizza la replica con uno specifico software chiamato Quantlines Monaderm, che rileva in 3D le riproduzioni della pelle.

Totalmente diverso è il modo per determinare l’efficacia del SPF, che esprime in numeri la capacità di un prodotto di proteggere dai raggi solari. Quasi in tutto il mondo, e anche in Italia, per valutare il SPF si usa il metodo International Standard ISO 24444. Consiste nel simulare l’esposizione al sole usando uno strumento che emana radiazioni ultraviolette, come il Solar Simulator. Si misura, quindi, la media degli SPF individuali di coloro che sono stati esposti ai raggi, ottenendo il valore SPF. 

Per maggiori informazioni contattare
nicola.lionetti@labanalysis.it