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Michela Gallo su AIASMAG n.19 – Interferenti endocrini in articoli per bambini

L’Istituto Superiore della Sanità (ISS) definisce un interferente endocrino (ED) come “una sostanza esogena, o una miscela, che altera la funzionalità del sistema endocrino, causando effetti avversi sulla salute di un organismo, oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazione”. Questo accade perché la loro azione incide sull’equilibrio ormonale, che è una delle principali componenti del sistema endocrino, essenziale per diverse funzioni fisiologiche (es. riproduzione, immunità, metabolismo, comportamento). È naturale, quindi, che a livello globale sia stato discusso l’argomento, per comprendere come gestire al meglio questo genere di sostanze.

Tuttavia, non è semplice identificare, classificare e trattare gli interferenti endocrini, che sono molteplici e diversi. Su ISSalute, il portale online dell’ISS nato per contrastare le fake news e informare coscientemente, si citano, tra le sostanze con caratteristiche di ED:

  • sostanze chimiche naturali
  • sostanze chimiche di sintesi:
    • pesticidi (insetticidi, fungicidi)
    • prodotti medicali e di consumo (es. ftalati e bisfenolo A)
    • prodotti industriali (es. policlorobifenili, perfluorurati, polibromodifenileteri)
    • prodotti di combustione (es. diossine)
    • elementi in traccia (mercurio, arsenico)
  • prodotti farmaceutici (es. anticoncezionali e cure per i tumori che rispondono alle terapie ormonali)

Potenzialmente, il pericolo sembra essere ovunque, e, per questo, sono stati imposti limiti all’uso (es. uso di Bisfenolo A in oggetti per bambini). La valutazione degli ED è, però, in continua evoluzione. Non sono ancora completamente conosciuti i meccanismi e gli effetti sulla salute, e la lista degli ED è ancora aperta a ulteriori integrazioni.

Un approfondimento sul tema è proposto da Michela Gallo - Head of Food Contact & DSM di LabAnalysis Group, nel suo articolo per AIASMAG n.19, intitolato:

Articoli per bambini: dove si nascondono gli interferenti endocrini?

Vuoi leggere l'articolo completo?
Scaricalo qui: AIASMAG n.19

Per maggiori informazioni contattare
Michela Gallo - Head of Food Contact & DSM - michela.gallo@labanalysis.it